Ruggiero Rizzitelli è stato un attaccante di successo per la Roma dal 1988 al 1994. Conosciuto anche come “Rizzi-gol”, Rizzitelli ha segnato 29 gol in sei stagioni con i giallorossi e ha vinto una Coppa Italia nel 1991.

Un po’ di storia
Rizzitelli è nato a Margherita di Savoia il 2 settembre 1967 ed è cresciuto calcisticamente nel Cesena, dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Dopo l’esordio nella stagione 1984-1985 nel campionato di Serie B, conquista la promozione al termine del campionato di Serie B 1986-1987, ed esordisce in Serie A l’anno successivo, in cui segna 5 gol in 30 presenze 1.
Nella stagione 1988-1989 viene acquistato dalla Roma per 5,7 miliardi più i cartellini di Sergio Domini (valutato 1,8 miliardi) e Massimo Agostini per un totale di 9 miliardi di lire. In sei stagioni realizza 29 gol in campionato. Con i giallorossi nel 1991 vince la Coppa Italia, e sempre in quell’anno sfiora la conquista della Coppa UEFA, perdendo la finale tutta italiana contro l’Inter.
Rizzitelli era un attaccante veloce e abile nel gioco aereo, nonostante la statura non elevatissima. Si integrava bene con una punta classica da area di rigore (come Rudi Völler). Era soprannominato “Rizzi-gol” per la sua abilità nel segnare gol.
Vi elenco quelle che secondo me era i punti di forza di Ruggiero Rizzitelli:
- La tigna (in campo non mollava mai, rientrava, pressava, si faceva il culo per i compagni)
- L’empatia con il pubblico (quella che lui trasmetteva e quella che riceveva dal pubblico)
- La progressione (quando partiva lo potevano fermare solo i cecchini appostati su Monte Mario)
- Il piede educato (che gli consentiva sia il tocco sotto che la bomba da fuori area)
- Il colpo di testa (nonostante non era alto, staccava con scelta del tempo e anticipava)
Dopo aver lasciato la Roma nel 1994, Rizzitelli ha giocato per il Torino, il Bayern Monaco, il Piacenza e infine nuovamente per il Cesena prima di ritirarsi dal calcio professionistico nel 2001.
Ecco alcune frasi d’amore pronunciate da Ruggiero Rizzitelli per la sua amata Roma:
“Quando sono arrivato alla Roma (nel 1988, ndr) questi grandi campioni mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Mi hanno fatto sentire uno di loro”.
“Ricordo ancora l’emozione incredibile che ho provato dopo il mio primo gol (Roma-Lecce 1-1, 23 ottobre 1988, ndr): ho esultato sotto la Sud. Sotto la mia Curva. E ho sentito il primo coro dedicato a me. Era quello che sognavo”.
“Io vivo di Roma. A mio figlio Gianluca ho insegnato la romanità. Questa passione è viscerale. Se penso ai tifosi romanisti mi inchino e dico grazie”
Ruggiero Rizzitelli è ancora oggi un tifoso viscerale della Roma, ha seguito la squadra in finale sia lo scorso anno a Tirana che quest’anno a Budapest.
Per qualche anno Rizzitelli è stato anche commentatore schietto e sincero a Roma TV, quanto ci manca quella sincerità, quel coraggio di dire anche cose scomode e a brutto muso come farebbe un tifoso innamorato.
Rizzitelli è il mio idolo da sempre
Ruggiero Rizzitelli mi ha anche onorato nel 2016 della sua presenza al mio ultimo concerto al The Random in via Scalo di San Lorenzo, un’emozione che porterò sempre dentro di me. Memorabile è anche rimasta la sua partecipazione in 2 miei video : “Come fa Dybala” e “Ho scelto Roma”.
Era lui il mio idolo incontrastato da ragazzo, non c’erano Falcao, Conti, Pruzzo o Voeller che tenessero, lui è il tifoso in campo.
Conoscerlo per me è stato l’avverarsi di un sogno.